Biofilia - Progettazione biofilica

C’è un legame che unisce l’uomo alla natura. Un legame invisibile, un bisogno innato e un senso di benessere inspiegato che ci pervade quando ci troviamo immersi nella natura. Tutto questo piò riassumersi in un termine: biofilia.

Partiamo dal principio. Noi non siamo nati e non ci siamo evoluti sul cemento e nelle città densamente edificate, ma in habitat naturali nei quali prevalgono laghi, colline, praterie, montagne, boschi, fiumi, piante e animali. Per cui non dovremmo stupirci se ci troviamo a nostro agio in ambienti naturali.

Wolf-Dieter Storl, antropologo culturale e autore di libri, ha illustrato il concetto:
‘Quello che tendiamo spesso a dimenticare nel mondo moderno è che dipendiamo dal suolo, che il sole, le condizioni atmosferiche e le piante sono qualcosa di assolutamente fondamentale per noi, e che nella nostra evoluzione ci siamo sviluppati insieme a loro come co-evolventi’.

Ecco la biofilia è proprio questo, lo stretto legame che l’uomo ha con la natura a livello inconscio. Il senso di benessere che si prova soltanto a guardare paesaggi naturali deriva dal nostro legame profondo con la natura. Il primo a usare questa parola fu lo psicologo tedesco Erich Fromm per descrivere l’orientamento psicologico dell’essere umano attratto verso tutto ciò che è vivo o che trasmette vitalità.

Allora perché continuiamo a deturpare la nostra casa, inquinando e distruggendo interi habitat? Perché non tutti sentiamo questo senso di appartenenza?

Può sembrare assurdo ma il nostro legame con la natura è innato, ma non istintivo.

Semplicemente va coltivato.

Immagine 1 – Se anche tu ricerchi continuamente spazi come questo, dove passeggiare, correre o dove trascorrere le vacanze hai coltivato la tua biofilia in maniera corretta!

Uno dei massimi esperti in tema di biofilia in Italia, Giuseppe Barbero ci spiega meglio il concetto:

“La biofilia è letteralmente l’amore per la vita – è l’incipit dello studioso – È un concetto eco-psicologico e ha quindi due accezioni, psicologica ed ecologica. La prima è stata introdotta dallo psicologo Erich Fromm nel 1964; la seconda dall’ecologo E.O. Wilson nel 1984. Fromm usa il termine biofilia per descrivere l’orientamento psicologico a essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale. Wilson usa il termina per descrivere il tratto evoluzionisticamente adattivo dell’essere attratti da ciò che è vivo e vitale“

Giuseppe Barbero in un intervista spiega che la biofilia essendo innata, ma non istintiva è una semplice predisposizione ad apprendere.

La biofilia va quindi stimolata per poterne sviluppare tutto il potenziale e può quindi essere studiata con una prospettiva psicologica (ontogenetica). Le due prospettive, filogenetica e ontogenetica, si integrano vicendevolmente.’

Ma come avviene questa connessione una volta che è stata ‘dimenticata’? Essendo un legame innato sarebbe sufficiente immergersi in un ambiente naturale per stimolare il nostro legame più profondo con la natura.

Il nostro studio di progettazione, DipintoSucci, lavora ogni giorno per modificare gli ambiente artificiali e renderli il più possibile naturali.

La progettazione chiamata ‘biophilic design’ (progettazione biofilica) è assolutamente innovativa ed essenziale in questo momento storico.

Si tratta di progettare i luoghi in maniera sostenibile collegando le persone con l’ambiente che le circonda, riconnettendo la natura umana con il mondo naturale.

Immagine 2 – Selgas Cano office, Madrid, progetto di Selgas Cano office. Un esemio di progettazione biofilica, in cui spazio naturale e antropico si connettono creando spazi in simbiosi.

Il nostro lavoro ci permette di lavorare ogni giorno in questa direzione sostenendo gli spazi naturali e ricostituendoli in maniera sostenibile. Progettiamo spazi che riconnettano l’uomo con il mondo naturale; giardini, terrazzi, parchi e spazi aziendali. Ciò che conta non sono le dimensioni dello spazio ma la connessione che questo può avere con il mondo naturale.

La natura può entrare nelle nostre case in molti modi. Può essere parte integrante della nostra casa come vediamo nell’immagine 3 o può essere semplicemente uno spazio ben progettato (Immagine 4) che connetta interno/esterno (giardino, terrazzo o balcone)

Immagine 3 – La natura può entrare nelle nostre case e entrare in connesione con la nostra vita quotidiana

Immagine 4 – Lo spazio esterno comunica con lo spazio interno creando una simbiosi magica che genera benessere.

Durante la progettazione valutiamo il rapporto che si instaura tra interno/esterno. Studiamo accuratamente gli scenari che si creano dalle finestre e i flussi che si andranno a instaurare in giardino, le zone di stallo e quelle per il movimento cercando la connessione tra spazio antropico e naturale. Inoltre preferiamo utilizzare materiali naturali come il legno e la pietra.

Immagine 5 – Spazio antropico e naturale creato con materiali naturali come pietra e legno ed elementi vegetali.

Ciò che ci preme è il tuo benessere ed è per questo che progettiamo spazi su misura delle persone connettendoli con il mondo naturale.

Contattaci per scoprire come può cambiare il modo di vivere il tuo spazio verde.

Per ogni dubbio
parliamone!