Asilo nel bosco

E se le aule avessero come soffitto il cielo?

La diffusione del Covid-19 ci ha imposto nuove regole e nuovi limiti, condizionando la nostra vita. Ma cosa succederà alle scuole del futuro?

I cambiamenti nella nostra quotidianità rendono necessario il superamento del modello scolastico attuale caratterizzato da staticità e monotonia.

La scuola non è il servizio militare obbligatorio, ma un luogo dove i bambini siano allegri e vadano con gioia, al punto di desiderare che sia aperta anche sabato, domenica e durante le feste.

Tiao Rocha, fondatore del Centro Popular de Cultura e Desenvolvimento (CPCD), documentario Quando sinto que jà sei

I bambini passano la maggior parte del tempo a scuola e gli spazi scolastici rappresentano al giorno d’oggi una speranza, un’occasione di crescita, scoperta e apprendimento attraverso l’esplorazione, la creatività e il gioco.

L’asilo nel bosco potrebbe essere un modello attuale di scuola che risponda alle problematiche odierne per rafforzare rapporto con la Natura. I bambini hanno bisogno di interagire e respirare la Natura che è di fondamentale importanza nello sviluppo delle interazioni sociali e nell’educazione.

Il primo asilo nel bosco fu ideato da Ella Flatau, in Danimarca negli anni ’50. La nascita di questo modello fu spontanea. Ella passava molto tempo a giocare con i suoi quattro figli e quelli dei vicini all’aria aperta, esplorando il bosco dietro casa sua e suscitando l’interesse e la curiosità di altri genitori. La sua evoluzione spontanea ha visto la creazione del primo asilo nel bosco nel 2001, chiamato tutt’ora Skovbørnehave (Miklitz, 2001).

Immagine 1 – Skovbørnehave, asilo nel bosco, Danimarca

Splash. Immagina l’acqua marrone che schizza mentre i bambini saltano su una pozzanghera. Sorridono spensierati e continuano a saltare su e giu, come in un fantastico loop di divertimento che non si ferma mai.

Quando i bambini giocano liberamente in un ambiente imprevedibile, come quello del bosco, accade qualcosa di speciale dice Stine Blæsild, leader pedagogica nell'asilo nido Skovager, in Danimarca.

I bambini ritrovano i propri confini quando vengono lasciati liberi nella Natura. Ed ecco ciò che sta alla base dell’asilo nel bosco. I bambini non fanno lezione circondati da quatto mura, con una luce artificiale e seduti nella sedia, ma vengono lasciati all’aria aperta. Indipendentemente dalle condizioni climatiche, pioggia, neve, freddo sono tutti elementi naturali che aiutano lo sviluppo del bambino. Le aule moderne hanno come soffito il cielo e come pareti gli alberi. Il compito degli educatori è dare libero sfogo ai bambini aiutandoli a capire i loro limiti. Questo li rende coraggiosi, sensibili e pronti per la vita.

Quando un bambino si arrampica su un albero alto, non dovremmo dire ‘stai attento’ ma ‘tieniti forte’!

L’ambiente naturale è la migliore aula per i bambini perché cambia nelle stagioni e nel tempo ed è facile trovare costantemente nuove sfide e crescere grazie ad esse.

Immagine 2 - Skovbørnehave, asilo nel bosco, Danimarca

Il famoso professore svedese Patrick Grahn ha studiato la differenza tra bambini che crescono negli asili tradizionali e bambini negli asili all’aperto. Lo studio ha dimostrato che i bambini che venivano formati in asili all’aperto erano più concentrati, meno frustrati, irrequieti, malati e miglioravano anche le capacità motorie. Inoltre si è evidenziato che anche il personale spesso negli asili tradizionali si sentiva inadeguato e doveva intervenire maggiormente per gestire i conflitti che sorgevano.

I ricercatori hanno concluso che “La natura offre ai bambini possibilità e sfide per esplorare le proprie capacità. I bambini si sentono più a loro agio nell'ambiente naturale e la loro conoscenza della natura aumenta".

Immagine 3 – Gli elementi naturali diventano gioco e stimolano la fantasia dei bambini

Ovviamente esiste anche uno spazio coperto nel caso in cui i bambini non si sentano a loro agio. Lo spazio chiuso è conformato in maniera diversa rispetto all’asilo tradizionale, per aule tematiche. Ad esempio l'angolo della lettura, il gioco simbolico, la bottega creativa, lo spazio per il gioco, la sala espressione.. Tutti gli spazi, compresi quelli interni, sono in evoluzione, in modo da adattarsi alle diverse esigenze dei bambini.

Questo modello di asilo richiede l’interazione tra diverse figure professionali quali: pedagogista, paesaggista, un agronomo e insegnanti con una formazione specifica.

Il nostro ruolo di Paesaggisti è quello di organizzare gli spazi naturali definendo delle aree in evoluzione. Per comprendere l’apporto che il Paesaggista può dare al modello dell’asilo nel bosco, ti racconto come abbiamo strutturato il progetto dell’ultimo asilo all’aperto. Il progetto non si trovava in un contesto naturale, ma in un paesino di Ravenna, precisamente a Glorie. Il primo ostacolo è stato proprio quello di far sentire i bambini dentro un vero e proprio bosco abbattendo l’inquinamento acustico dato dalla strada statale vicina. Il progetto si sviluppa intorno alla forma del cerchio. Il cerchio è una forma da sempre utilizzata nella formazione, favorisce la creazione di un clima positivo, da sicurezza, unisce e favorisce l’inclusione. I cerchi sono spazi creativi, spazi dove creare e dove imparare. Non si definiscono funzioni precise ma spazi dove sviluppare l’immaginazione.

Immagine 5 – Asilo nel giardino, progetto di DipintoSucci - Angolo della pace

Una linea attraversa i cerchi ed un percorso sensoriale che attraversa tutte le aree del parco. In prossimità dell’edificio abbiamo inserito l’angolo della pace dove i bambini potranno risolvere i loro conflitti avvolti dapiante fiorite.

Immagine 4 – Planimetria e schemi progettuali di DipintoSucci dell’asilo nel giardino realizzato a Ravenna

Procedendo nel parco si trova una grande area gioco all'aperto formata da elementi naturali come pacciamature in corteccia, elementi verticali in legno, tunnel di salici e tutto ciò che si trova in un sottobosco: sassi, legno, roccie e ovviamente piante. Tante piante. Piante che cresceranno insieme ai bambini. Le piante hanno lo scopo di insegnare i ritmi della natura, alcune scompariranno in inverno per tornare in estate, altre si potranno mangiare e altre tingeranno i vestiti dei bambini.

Il nostro ruolo è fare incontrare i bambini e la Natura in spazi verdi dove sviluppare la fantasia e il movimento. I bambini e la natura sono i protagonisti del progetto e sono in completa sintonia.

Il gioco non è il trionfo della regola, ma lo spazio della libertà, come lo sono l’immaginazione e l’avventura

Paolo Villa

Il mondo sta cambiando rapidamente, ma la Natura è e sarà sempre alla base della nostra vita. La Natura è alla base delle scuola del futuro.

Se vogliamo risolvere le crisi del clima e della biodiversità, dobbiamo iniziare dai bambini. I bambini hanno bisogno di saperne di più sulla natura, sulle sue risorse e sui circuiti. Per i bambini che conoscono e amano la natura è anche meglio prendersene cura.

Maria Reumert Gjerding, presidente della Società danese per la conservazione della natura

Le potenzialità delle scuole all’aperto sono sorprendenti, sotto molti punti di vista, a partire dal ruolo che possono offrire nell'educazione paesaggistica ambientale e creativa, oltre che, per lo sviluppo del senso civico e della capacità di relazionarsi con gli altri.

In fondo all’articolo troverai tutti i render progettuali dove potrai approfondire il progetto dell’asilo nel giardino. E se anche tu hai un’asilo o uno spazio aperto che potrebbe diventarlo, o la scuola dei tuoi figli non offre spazi esterni adeguati, non esitare a contattarci, rimoderneremo la tua scuola aggiornandola alle esigenze che il mondo oggigiorno chiede a gran voce.

Gallery

Per ogni dubbio
parliamone!