Sicuramente avete in mente quando in autunno al cadere delle foglie si creano dei veri e propri tappeti vegetali ai piedi degli alberi. Questo permette alla pianta di mantenere umidità e temperatura costanti favorendo la vita e la proliferazione di batteri e organismi utili alla crescita.
Imitando ciò che la natura fa spontaneamente abbiamo coniato il termine ‘pacciamatura’. La pacciamatura è una pratica antichissima che consiste nel ricoprire il terreno con materiale di vario tipo. Questa pratica permette di imitare ciò che avviene in natura.
VANTAGGI DELLA PACCIAMATURA
- Risparmio idrico grazie alla riduzione dell’espansione superficiale del terreno. In un terreno pacciamato l’evapotraspirazione dell’acqua è minore ed è maggiore l’assorbimento dell’acqua durante i periodi piovosi. In questo modo si crea una riserva d’acqua fondamentale per i mesi di secca
- Minor compattamento del terreno: si riduce il compattamento del terreno che si manifesta dopo la pioggia.
- Controllo delle erbe infestanti: proteggendo il terreno dalla luce consente di evitare l’espansione di ‘erbacee’
- Terreno più fertile: in fase di decomposizione, come accade in natura, il pacciame si trasforma in sostanza organica utilizzabile dalle piante in fase di crescita
- Riduce il rischio di malattie: agendo da strato protettivo consente di limitare la diffusione di malattia durante i peridi di pioggia.
Fonti: Alessandro Chiusoli, La scienza del Paesaggio, 1999
TIPI DI PACCIAMATURA
Ci sono due categorie di pacciamature: minerale e organica. La pacciamatura organica si deteriora nel tempo apportando sostanze al substrato mentre quella minerale non si deteriora e permette il controllo delle erbe infestanti e il risparmio idrico. La corteccia è tra i materiale organici più utilizzati in giardino che si degrada nel giro di 2/3 anni (Immagine 1). Altri materiali organici sono la paglia, i gusci di nocciole, fibre pacciamanti di origine vegetale, cereali, sfalci di prato, ramaglie e potature (spesso ulivo), foglie di latifoglie etc.
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Lapillo vulcanico, ghiaia, scaglie di pietra e simili sono materiali minerali che non si deteriorano nel tempo e sul quale si possono ottenere effetti estetici di vario tipo.
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La pacciamatura è accompagnata spesso da un telo pacciamante il quale può essere biodegradabile o meno. I teli neri di plastica che tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita sono deleteri per le piante se non adeguatamente pacciamati, si scaldano con il sole, bruciano le radici delle piante e non si riescono a smaltire nel tempo causando residui di plastica nel terreno, purtroppo costano poco e vengono largamente utilizzati. Al loro posto consigliamo di utilizzare biostuoie degradabili in iuta o in fibra di cocco, costano leggermente di più ma ne vale la pena sia a livello ecologico che per la salute delle vostre piante.
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ESTETICA DELLA PACCIAMATURA
Prendere esempio dalla natura è sempre la scelta migliore per capire ciò che è esteticamente sbagliato e ciò che non lo è. Nel momento in cui decidiamo che a maturità le piante copriranno interamente l’area pacciamata e quindi la pacciamatura non si vedrà più, non sorge alcun problema. I problemi sorgono quando decidiamo di creare un’aiuola in cui la pacciamatura è l’elemento estetico di maggior interesse. Gli errori più comuni sono (Immagine 3):
- Utilizzare pacciamatura tinta con estremo criterio: non c’è niente di peggio che vedere pacciame tinto di rosso o arancione in giardino utilizzato dissennatamente! Se volete colore in giardino fatelo con le piante non tingendo il terreno di colori innaturali.
- Evitiamo di costruire vulcani di pacciamatura: per crescere le piante hanno bisogno di ossigeno, nutrienti, acqua e luce. Ciò di cui non hanno bisogno sono strati di corteccia tagliuzzata alla base! Evitiamo di accumulare anno dopo anno pacciamatura creando dei veri e propri vulcani ma cerchiamo sempre di seguire ciò che la natura insegna.
- Troppa pacciamatura: La pacciamatura deve essere usata con parsimonia e va relazionata allo stile del giardino e al paesaggio circostante. Ci è capitato spesso di vedere giardinieri che usano il pacciame come soluzione rapida per rendere bello un giardino. La pacciamatura non va messa al posto delle piante! È un pessimo investimento sostituire le piante con la pacciamatura.
- Bello non vuol dire pacchiano: sempre per il concetto che tutto ciò che la natura ci offre è il canone di bellezza che bisognerebbe usare, evitiamo i disegni nel suolo con diversi colori di pacciamatura. È estremamente antiquato e pacchiano.
Usiamo colori e forme che il paesaggio consiglia e non sbaglieremo di sicuro. Esistono principalmente due modi di utilizzare la pacciamatura:
1-Come eroe iniziale. La pacciamatura funge da eroe iniziale contrastando la crescita delle infestanti tra le nostre piante. Quando le nostre piante saranno cresciute e avranno preso lo spazio previsto da progetto avranno meno bisogno di pacciamatura perché svolgeranno loro stesse le funzioni pacciamanti.
2-Come protagonista indiscussa. Se invece vogliamo che anche dopo la crescita delle piante la pacciamatura svolga un ruolo primario nel nostro giardino utilizzeremo sesti di impianto e tecniche diverse.
Si tratta di una scelta che andrà fatta in base allo stile del giardino e ai vostri gusti personali. In base a questa scelta iniziale si sceglierà il tipo di pacciamatura. Organica se vogliamo che svolga le sue azioni nei primi anni di messa a dimora delle piante e minerale se invece vogliamo che sia la protagonista anche dopo la crescita delle stesse.
ESEMPI PROGETTUALI
Se vogliamo creare un giardino dal profumo mediterraneo e dai colori cerulei (Immagine 4) possiamo optare per un giardino di ghiaia. In questo caso la ghiaia si fonde con le aiuole ed esistono confini molto sottili tra i due, nessuno spazio è definito, le piante nel tempo si districheranno e si introdurranno negli spazi non fruibili del giardino donando una sensazione di semplicità e complessità che caratterizzerà il giardino.
Nel progetto del Juergen Teller Studio di Dan Pearson la pacciamatura accentua la stagionalità (Immagine 6). Nella stagione invernale le piante tappezzanti vanno in riposo vegetativo dando origine a uno spazio antropico in cui la pacciamatura di ghiaia è protagonista. Al contrario, nella stagione estiva le piante tappezzanti ricoprono l’area e non si vede più la ghiaia sottostante.
La pacciamatura può svolgere sia funzioni legate alle piante che funzioni legate alla fruibilità degli spazi. Nel progetto di Luciano Giubbilei in Toscana (Immagine 6) vediamo come la pacciamatura diventi anche percorso creando uniformità di colore e un senso di naturalità nel progetto.
Se sei innamorato dei cactus puoi ricreare un giardino roccioso in cui rocce, pacciamatura e piante succulente collaborano formando uno spazio davvero caratteristico (Immagine 7). In questo caso utilizzeremo pacciamature dai colori caldi contrastando i colori freddi delle piante succulente.
Come abbiamo visto la scelta della pacciamatura influenza in maniera significativa l’effetto finale del giardino. Colori caldi e freddi daranno valore o meno alle piante che inseriamo e la scelta del materiale influenzerà la manutenzione futura. Nelle ultime immagini abbiamo visto giardini in cui la pacciamatura diventa la vera protagonista, anche dopo la crescita delle piante. La cosa fondamentale è avere chiaro lo stile e il disegno complessivo del giardino in modo da poter fare le giuste considerazioni. Anche il tuo giardino merita di avere le giuste attenzioni e che ogni cosa sia studiata in maniera appropriata, anche la pacciamatura è importante.
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